Consiglio approva manovra finanziaria 2008. Meno tasse per 400 milioni di euro

Quattro milioni e 100 mila contribuenti lombardi da gennaio non pagheranno più l’addizionale Irpef dello 0,3%, mentre per tutti gli altri contribuenti è prevista una riduzione in quota parte rispetto al reddito. Sempre da gennaio sparirà il ticket sanitario di 10 euro, mentre viene confermato l’azzeramento della tassa sul metano. Un taglio alla tasse stimato in circa 400 milioni di euro. Lo ha deciso il Consiglio regionale che ha approvato la manovra di finanza regionale (Bilancio di previsione 2008, Finanziaria e Bilancio pluriennale 2008-2010) con 48 voti favorevoli (Centrodestra), 14 contrari (Centrosinistra) e 1 astenuto (Cristiani e Federalisti).

Ma vediamo in sintesi i due provvedimenti “tagliatasse” più importanti, come la cancellazione dell’addizionale regionale e i ticket sanitari.

Addizionale Irpef
Dal 1 gennaio 2008 la quota di reddito pari o inferiori a 15.493,71 euro sarà totalmente esente da questa tassa addizionale (0,3%). Sarà solo assoggettata all'aliquota imposta dallo Stato e non derogabile dalla Regione Lombardia. In pratica chi ha un reddito non superiore a questa cifra - cioè 4 milioni e 100 mila contribuenti - non pagherà l'addizionale; chi ha un reddito superiore (1.480.000 contribuenti), la vedrà ridotta: la pagherà cioè solo per la parte eccedente i 15.493,71 euro.

Ticket
Non si pagherà più il ticket regionale di 10 euro sulle prestazioni specialistiche ambulatoriali. Questa manovra si stima che produca uno sgravio ai cittadini pari a 50 milioni. Rimarrà solo il ticket di 36 euro, imposto per legge statale. Così come rimarranno tutte le esenzioni, progressivamente messe in atto dal 2002 a oggi, per molteplici categorie di cittadini: anziani, bambini, pazienti che soffrono di particolari patologie, o cittadini appartenenti alle fasce più deboli. Tali esenzioni riguardano la farmaceutica (circa

Altro provvedimento importante deciso dalla Finanziaria approvata riguarda la riduzione Irap alle scuole materne autonome nell’ordine di 1 milione di euro: il provvedimento interessa 1386 scuole dell’infanzia della nostra regione frequentate da 122.470 bambini. Inoltre, in coerenza con il principio di territorialità delle risorse fiscali affermato dall’articolo 119 della Costituzione, è stato decisa la riscossione diretta della Regione delle somme che si recupereranno con controlli e accertamenti sull’imposta Irap.

Il Bilancio di Regione Lombardia per il 2008 è di 23 miliardi e 913 milioni di cui 15 miliardi e 540 milioni vanno per il servizio sanitario, 1 miliardo e 412 milioni per i servizi socio assistenziali (75% della manovra). Per la non autosufficienza ci sono risorse pari a 1 miliardo e 380 milioni, cifra in crescita rispetto allo stanziamento del 2007 . Per il trasporto pubblico locale sono previsti 524 milioni, destinati per la maggior parte all’acquisto di nuovi treni, altri 625 milioni per infrastrutture e mobilità, 217 milioni per la formazione e il lavoro, 111 milioni per anziani, minori e handicap. Per i prossimi tre anni gli investimenti programmati sono di 1 miliardo e 970 milioni di euro così suddivisi: 971 per il 2008, 706 per il 2009 e 293 per il 2010.

L’Aula, durante il dibattito, ha accolto un emendamento firmato anche da Marcello Raimondi col quale vengono stanziati 4 milioni di euro per la realizzazione, la riqualificazione, il potenziamento e l’ammodernamento degli impianti di risalita.

La scheda

Bilancio 23 miliardi e 913 milioni

Entrate (le voci più importanti)
Irap: 8 miliardi 435 milioni
Iva: 9 miliardi 648 milioni
Accisa benzina: 294 milioni

Dalla Regione fioccano 6 milioni di euro sulle montagne bergamasche

Iniziative di solidarietà sociale, interventi per la viabilità e la valorizzazione del paesaggio, sostegno alle famiglie per lo studio e per il trasporto degli studenti. Sono alcuni dei progetti approvati oggi dalla Giunta regionale che saranno realizzati sul territorio montano bergamasco grazie ai 28 milioni di euro – 27.909.915,91 per la precisione- stanziati dal Governo di Formigoni lo scorso maggio, di cui oltre 6 milioni destinati alla Bergamasca (6.374.164,42). Si tratta di un finanziamento cospicuo previsto all’interno del Fondo per la montagna, in applicazione della Legge regionale 10/98, che prevede iniziative per la valorizzazione, lo sviluppo e la tutela della montagna lombarda.

“I progetti ammessi al finanziamento riguardano settori diversi, che spaziano dagli interventi ambientali e infrastrutturali ai servizi alla persona, dalle borse di studio alla valorizzazione della vocazione turistica e delle culture locali - spiega Marcello Raimondi-. Per questo i fondi regionali sono uno strumento concreto per migliorare i servizi per i cittadini e dimostrano l’attenzione della Giunta di Formigoni per le aree montane, in particolare bergamasche, considerate una risorsa fondamentale per la crescita economica e sociale del territorio”.

Per gli studenti arriva la «dote»

Tredici milioni di euro in più e tante novità a favore della parità scolastica e della libertà di scelta. Dal prossimo anno scolastico farà il suo debutto la «dote», ovvero una somma che accompagnerà lo studente in tutto il suo percorso scolastico.

Progetto sulla persona
Con questo pacchetto di misure rafforziamo la vicinanza alle famiglie, il sostegno alla libertà di scelta, l'attenzione alle situazioni bisognose ma anche agli alunni meritevoli. Con un metodo in un certo senso ad personam: sostenere l'individuo con una dote personale che lo accompagni qualunque percorso decida di seguire, e non le varie agenzie formative. E il progetto prevede fondi più cospicui: dai 52 dello scorso anno agli attuali 65, ovvero il 20 per cento in più.

La libera scelta
Il Pirellone prevede tre tipi di «dote», la prima fa riferimento alla libertà di scelta e di fatto prenderà il posto del «buono scuola». Il beneficiario è lo studente lombardo frequentante corsi presso scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie superiori, paritarie, legalmente riconosciute e parificate con sede in Lombardia. Il beneficio viene altresì esteso ai residenti che frequentano analoghi corsi in regioni confinanti e che rientrino quotidianamente nella residenza. Questo tipo di «dote» può arrivare fino a 1.050 euro all'anno per studente, con due importanti novità: per i portatori di handicap è previsto un contributo aggiuntivo di 3.000 euro l'anno, mentre per le famiglie meno abbienti (quelle con reddito Isee inferiore ai 15.458 euro) ci sarà un'integrazione tra i 500 e i 1.000 euro per ogni figlio.

La permanenza
Il secondo tipo di «dote» è quella riservata alla «permanenza nel sistema educativo». È destinata all'acquisto di servizi (libri, mensa, trasporti) ed è rivolto agli alunni lombardi delle primarie, secondarie di primo e secondo grado statali con sede nel territorio regionale. Il beneficio si estende però (come nel caso precedente) anche a chi risiedendo in Lombardia, frequenta corsi nelle regioni confinanti, facendo però ritorno quotidianamente a casa. La cifra oscilla tra i 120 e i 320 euro per chi ha redditi Isee inferiori ai 15.540 euro, con un'estensione dei potenziali beneficiari, visto che finora il limite era di 10.000.

Il merito degli studenti
Il panorama si chiude con la cosiddetta «dote per merito», quella che va a sostituire le borse di studio: è valida per le scuole statali e non della Lombardia, e rivolta agli studenti capaci e meritevoli, quelli con valutazione eccellente pari almeno a 7,5/ottimo, frequentanti le classi che vanno dalla terza della secondaria di primo grado (l'ex media) a tutto l'arco dei quelle di secondo grado (le ex superiori). Le somme variano dai 500 ai 1.000 euro.

Le modalità
Con un successivo decreto è prevista la determinazione dei criteri di merito e reddito per l'attribuzione di questa ultima dote, nonché termini e modalità di presentazione delle domanda. I contributi potranno comunque essere richiesti con una sola domanda, attraverso i Comuni o Internet: lo si potrà fare all'inizio del percorso scolastico e se le condizioni di reddito (e di merito, nel caso specifico) permarranno, varrà fino al termine dello stesso.

Questo nuovo sistema di servizi per la scuola è un chiaro segnale politico di attenzione alle famiglie e la prosecuzione di una strategia volta a ottenere un'effettiva parità scolastica e una vera libertà di scelta educativa, un principio cardine della politica del Governo di Formigoni. Si tratta di un'iniziativa rivoluzionaria che, oltre a fornire un aiuto economico concreto alle famiglie lombarde con i redditi più bassi, unisce in un unico assegno diversi e frammentari contributi, a volte anche poco conosciuti e poco sfruttati dai cittadini. Stiamo quindi procedendo verso una vera libertà di scelta in un sistema educativo realmente pluralista.

Forza Italia, ventimila firme per il nuovo nome

Sono ventimila le preferenze espresse dai bergamaschi per il nome del nuovo partito politico raccolte grazie ai circa 50 punti organizzati sul territorio provinciale, tra camper e gazebo. È un dato incredibile. Oltre a scegliere tra i due nominativi di “Partito della libertà” e “Partito del popolo della libertà”, i cittadini potevano infatti sottoscrivere una preadesione al nuovo soggetto politico: le preadesioni, a quota 20 mila, sono praticamente il triplo degli attuali iscritti bergamaschi a Forza Italia. Se qualcuno pensava che la svolta di piazza San Babila del 18 novembre fosse uno scherzo del “burlone” Berlusconi, oggi deve ricredersi e rimettersi in discussione. Il cambiamento avviato è irreversibile. Ed è assolutamente indispensabile che tutti noi, responsabili all'interno di Forza Italia, ci mettiamo a correre per adeguare il nostro passo a quello dei nostri elettori.