Trenitalia: Lombardia penalizzata

Va all'attaco di Trenitalia senza mezzi termini il presidente della Commissione regionale Trasporti Marcello Raimondi. Lo fa soprattutto dopo l'incontro del 27 novembre con più comitati di pendolari lombardi: «Trenitalia sembra voler fare la parte di Alitalia – commenta Raimondi –. Smantella il servizio in Lombardia, ovvero nella regione che è il suo primo cliente in Italia. La denuncia presentata dai comitati dei pendolari in Commissione è allarmante e richiede di non abbassare la guardia nei confronti di Trenitalia. Il gravissimo episodio avvenuto a Lecco, dove un convoglio strapieno, a causa del blocco di alcune carrozze, è partito con le porte ancora aperte, è l'esempio dell'inefficienza della società di trasporti e dell'esasperazione del personale». Ma ci sono altre emergenze: «Stupisce ad esempio il taglio dei treni serali su alcune delle principali direttrici come la Milano-Bergamo e la Milano-Lecco. Lo stupore nasce anche in relazioni alle dichiarazioni rese più volte dall'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, a favore del potenziamento del servizio sulle aeree metropolitane. Forse Milano non è più una metropoli? Il vero sconcerto è che, a fronte di una situazione che i pendolari denunciano come catastrofica, le ferrovie non prospettino altre vie d'uscita se non la continua richiesta di aumenti tariffari, che oggi suonerebbero come un'autentica beffa».
Proprio sui tagli previsti in Finanziaria nei confronti delle Ferrovie e sui possibili e conseguenti rincari sui prezzi dei biglietti oggi a Roma, di fronte a Montecitorio, manifesteranno decine di comitati pendolari d'Italia, supportati da Legambiente.

Un passo importante verso il Partito Popolare Europeo

Il Partito del Popolo della Libertà lanciato da Berlusconi è un'occasione importante per mutare in senso positivo il quadro politico italiano, ingessato in un bipolarismo inefficiente, e vessato da un Governo irresponsabile. Per questo, insieme a Formigoni, aderiamo con convinzione alla nuova formazione che permetterà di allargare ancora di più il consenso del nostro progetto politico.

Intervista a Roberto Formigoni su Il Giornale
Intervista a Roberto Formigoni su Libero

La Regione taglia IRPEF e TICKET

Con la manovra di bilancio 2008, la Regione Lombardia riduce la pressione fiscale di 250 milioni all'anno, che rimarranno nelle tasche dei cittadini, attraverso due provvedimenti: l'abbattimento
dell'addizionale Irpef (200 milioni) e la soppressione del
ticket sanitario di 10 euro (50 milioni). Inoltre è confermato
l'azzeramento della tassa sul metano (150 milioni).
Complessivamente dunque si tratta di 400 milioni di sgravio.

Addizionale Irpef - Dal 1 gennaio 2008 la quota di reddito pari
a 15.493,71 euro sarà totalmente esente da questa tassa
addizionale (0,3%). Sarà solo assoggettata all'aliquota imposta
dallo Stato e non derogabile dalla Regione Lombardia.
In pratica chi ha un reddito non superiore a questa cifra - cioè
4 milioni e 100 mila contribuenti - non pagherà l'addizionale;
chi ha un reddito superiore (1.480.000), la vedrà drasticamente
ridotta: la pagherà cioè solo per la parte eccedente i 15.493,71
euro. Con questa decisione la Regione alleggerisce la pressione
fiscale di circa 200 milioni all'anno (quasi 400 miliardi delle
vecchie lire).

Ticket - Dal 1 dicembre 2007 non si pagherà più il ticket
regionale di 10 euro sulle prestazioni specialistiche
ambulatoriali. Questa manovra si stima che produca uno sgravio
ai cittadini pari a 50 milioni.
Rimarrà solo il ticket di 36 euro, imposto per legge statale.
Così come rimarranno tutte le esenzioni, progressivamente messe
in atto dal 2002 a oggi, per molteplici categorie di cittadini:
anziani, bambini, pazienti che soffrono di particolari
patologie, o cittadini appartenenti alle fasce più deboli. Tali
esenzioni riguardano la farmaceutica (circa il 50% delle
ricette), il Pronto soccorso e, appunto, la specialistica
ambulatoriale (70%). (vedi articolo precedente)

Si tratta del più drastico taglio sulle tasse, nonostante i trasferimenti dallo Stato siano diminuiti di 170 milioni di euro, mai effettuato in Italia da una Regione, che si accompagna al mantenimento quantitativo e qualitativo di tutti i servizi già erogati.

Abolito il ticket (dettagli)

Con la manovra 2008 la Regione abolisce il
ticket di 10 euro sulle prestazioni ambulatoriali
specialistiche. In questi anni comunque la Regione aveva messo
progressivamente in campo un consistente pacchetto di esenzioni
(70% per la specialistica ambulatoriale, 50% per la famaceutica,
e 80% per il Pronto soccorso).

Ecco il dettaglio.

Specialistica ambulatoriale
La Dgr 11543/2002 ha fissato una
quota di contribuzione per prestazioni di specialistica
ambulatoriale e diagnostica strumentale pari a 46 euro per
prestazione (ricetta), fatte salve le esenzioni stabilite a
livello nazionale (con la manovra 2008 la compartecipazione alla
spesa scende ai 36 euro di legge nazionale).
Con successivi provvedimenti Regione Lombardia ha ampliato le
categorie di cittadini esenti dalla compartecipazione alla spesa
che ad oggi risultano le seguenti:
- i bambini da 0 a 14 anni a prescindere da specifiche
situazioni socio-economiche
- le persone con più di 65 anni appartenenti a nucleo familiare
con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro
titolari di pensioni sociali e familiari a carico
- i disoccupati e i titolari di pensione minima, nonché i
familiari a loro carico, appartenenti a nucleo familiare con
reddito inferiore a 8.263,31 € (incrementato a 11.362,05 € in
presenza del coniuge a carico e di ulteriori 516,45 € per ogni
figlio a carico)
- gli invalidi civili con percentuale superiore a 2/3
- ciechi e sordomuti
- gli infortunati sul lavoro e gli affetti da malattie
professionali
- gli invalidi di guerra e per servizio
- cittadini esenti per patologia
- gli screening per la diagnosi precoce di patologie oncologiche
(mammografia, colonscopia, pap test, ecc.)
- prestazioni obbligatorie per legge
- prestazioni per la tutela della maternità
- prestazioni finalizzate alla prevenzione della diffusione
dell'HIV
- vittime del terrorismo

Sostanzialmente ad oggi le prestazioni esenti dal ticket sono
circa il 70% del totale di quelle erogate.

Farmaceutica
La Dgr 11543/2002 ha fissato una quota di
contribuzione di 2 euro a confezione per un massimo di 4 euro
per ricetta.
Sono comunque stati esentati dal pagamento:
- gli invalidi (di guerra, grandi invalidi per servizio e per
lavoro, civili al 100%, minori di 18 anni)
danneggiati da vaccinazione obbligatoria
- ciechi e sordomuti
- vittime del terrorismo
- titolari di pensione sociale
- titolari di pensione minima maggiori di 60 anni appartenenti a
nucleo familiare con reddito inferiore a 8.263,31 €
(incrementato a 11.362,05 € in presenza del coniuge e di
ulteriori 516,45 € per ogni figlio a carico).

Con successivi provvedimenti (Dgr 12287/2003, Dgr 15592/2003,
Dgr 18475/2004) le esenzioni sono state ulteriormente estese a:
- assistiti in terapia del dolore
- soggetti rientranti nell'accordo RL-Ministero di Grazia e
Giustizia (forze dell'ordine)
- ex deportati dai campi di sterminio
- infortunati sul lavoro (per il tempo dell'infortunio)
- tutti i pensionati, e familiari a loro carico, appartenenti a
nucleo familiare con reddito inferiore a 8.263,31 €
(incrementato a 11.362,05 € in presenza del coniuge a carico e
di ulteriori 516,45 € per ogni figlio a carico)
- disoccupati, lavoratori in mobilità, lavoratori in cassa
integrazione nonché familiari a loro carico (per il periodo di
durata di tali condizioni)
- pazienti trapiantati d'organo con reddito complessivo del
nucleo familiare non superiore a 46.600 €. Per i cittadini con
reddito superiore la compartecipazione è pari a 1 € per
confezione per un massimo di 3 € per ricetta
- affetti da patologie croniche o patologie rare appartenenti a
nuclei familiari con reddito complessivo non superiore a 46.600
€, incrementato in funzione dei parametri stabiliti a livello
nazionale (scala di equivalenza di cui al D.Lgs. 109/98). Per i
cittadini con reddito superiore la compartecipazione è pari a 1
€ per confezione per un massimo di 3 € per ricetta
- tutti i bambini fino a 14 anni a prescindere da qualsiasi
situazione socio-economica

Pronto Soccorso
La Dgr 11543/2002, al fine di disincentivare
l'uso inappropriato del sistema di emergenza urgenza, ha fissato
una quota di contribuzione per prestazioni di pronto soccorso
codificate con codice bianco pari a 35 € per la sola visita e
incrementata a 50 € in caso di esami diagnostici correlati alla
visita.

Con successivi provvedimenti Regione Lombardia ha:
- diminuito a 25 € la compartecipazione per la visita in caso di
codice bianco
- esentato dal pagamento totale (anche in caso di codice
bianco):
- i minori di anni 14
- i maggiori di anni 65
- chi già è esente per prestazioni di specialistica
ambulatoriale