Consiglio approva manovra finanziaria 2008. Meno tasse per 400 milioni di euro

Quattro milioni e 100 mila contribuenti lombardi da gennaio non pagheranno più l’addizionale Irpef dello 0,3%, mentre per tutti gli altri contribuenti è prevista una riduzione in quota parte rispetto al reddito. Sempre da gennaio sparirà il ticket sanitario di 10 euro, mentre viene confermato l’azzeramento della tassa sul metano. Un taglio alla tasse stimato in circa 400 milioni di euro. Lo ha deciso il Consiglio regionale che ha approvato la manovra di finanza regionale (Bilancio di previsione 2008, Finanziaria e Bilancio pluriennale 2008-2010) con 48 voti favorevoli (Centrodestra), 14 contrari (Centrosinistra) e 1 astenuto (Cristiani e Federalisti).

Ma vediamo in sintesi i due provvedimenti “tagliatasse” più importanti, come la cancellazione dell’addizionale regionale e i ticket sanitari.

Addizionale Irpef
Dal 1 gennaio 2008 la quota di reddito pari o inferiori a 15.493,71 euro sarà totalmente esente da questa tassa addizionale (0,3%). Sarà solo assoggettata all'aliquota imposta dallo Stato e non derogabile dalla Regione Lombardia. In pratica chi ha un reddito non superiore a questa cifra - cioè 4 milioni e 100 mila contribuenti - non pagherà l'addizionale; chi ha un reddito superiore (1.480.000 contribuenti), la vedrà ridotta: la pagherà cioè solo per la parte eccedente i 15.493,71 euro.

Ticket
Non si pagherà più il ticket regionale di 10 euro sulle prestazioni specialistiche ambulatoriali. Questa manovra si stima che produca uno sgravio ai cittadini pari a 50 milioni. Rimarrà solo il ticket di 36 euro, imposto per legge statale. Così come rimarranno tutte le esenzioni, progressivamente messe in atto dal 2002 a oggi, per molteplici categorie di cittadini: anziani, bambini, pazienti che soffrono di particolari patologie, o cittadini appartenenti alle fasce più deboli. Tali esenzioni riguardano la farmaceutica (circa

Altro provvedimento importante deciso dalla Finanziaria approvata riguarda la riduzione Irap alle scuole materne autonome nell’ordine di 1 milione di euro: il provvedimento interessa 1386 scuole dell’infanzia della nostra regione frequentate da 122.470 bambini. Inoltre, in coerenza con il principio di territorialità delle risorse fiscali affermato dall’articolo 119 della Costituzione, è stato decisa la riscossione diretta della Regione delle somme che si recupereranno con controlli e accertamenti sull’imposta Irap.

Il Bilancio di Regione Lombardia per il 2008 è di 23 miliardi e 913 milioni di cui 15 miliardi e 540 milioni vanno per il servizio sanitario, 1 miliardo e 412 milioni per i servizi socio assistenziali (75% della manovra). Per la non autosufficienza ci sono risorse pari a 1 miliardo e 380 milioni, cifra in crescita rispetto allo stanziamento del 2007 . Per il trasporto pubblico locale sono previsti 524 milioni, destinati per la maggior parte all’acquisto di nuovi treni, altri 625 milioni per infrastrutture e mobilità, 217 milioni per la formazione e il lavoro, 111 milioni per anziani, minori e handicap. Per i prossimi tre anni gli investimenti programmati sono di 1 miliardo e 970 milioni di euro così suddivisi: 971 per il 2008, 706 per il 2009 e 293 per il 2010.

L’Aula, durante il dibattito, ha accolto un emendamento firmato anche da Marcello Raimondi col quale vengono stanziati 4 milioni di euro per la realizzazione, la riqualificazione, il potenziamento e l’ammodernamento degli impianti di risalita.

La scheda

Bilancio 23 miliardi e 913 milioni

Entrate (le voci più importanti)
Irap: 8 miliardi 435 milioni
Iva: 9 miliardi 648 milioni
Accisa benzina: 294 milioni

Dalla Regione fioccano 6 milioni di euro sulle montagne bergamasche

Iniziative di solidarietà sociale, interventi per la viabilità e la valorizzazione del paesaggio, sostegno alle famiglie per lo studio e per il trasporto degli studenti. Sono alcuni dei progetti approvati oggi dalla Giunta regionale che saranno realizzati sul territorio montano bergamasco grazie ai 28 milioni di euro – 27.909.915,91 per la precisione- stanziati dal Governo di Formigoni lo scorso maggio, di cui oltre 6 milioni destinati alla Bergamasca (6.374.164,42). Si tratta di un finanziamento cospicuo previsto all’interno del Fondo per la montagna, in applicazione della Legge regionale 10/98, che prevede iniziative per la valorizzazione, lo sviluppo e la tutela della montagna lombarda.

“I progetti ammessi al finanziamento riguardano settori diversi, che spaziano dagli interventi ambientali e infrastrutturali ai servizi alla persona, dalle borse di studio alla valorizzazione della vocazione turistica e delle culture locali - spiega Marcello Raimondi-. Per questo i fondi regionali sono uno strumento concreto per migliorare i servizi per i cittadini e dimostrano l’attenzione della Giunta di Formigoni per le aree montane, in particolare bergamasche, considerate una risorsa fondamentale per la crescita economica e sociale del territorio”.

Per gli studenti arriva la «dote»

Tredici milioni di euro in più e tante novità a favore della parità scolastica e della libertà di scelta. Dal prossimo anno scolastico farà il suo debutto la «dote», ovvero una somma che accompagnerà lo studente in tutto il suo percorso scolastico.

Progetto sulla persona
Con questo pacchetto di misure rafforziamo la vicinanza alle famiglie, il sostegno alla libertà di scelta, l'attenzione alle situazioni bisognose ma anche agli alunni meritevoli. Con un metodo in un certo senso ad personam: sostenere l'individuo con una dote personale che lo accompagni qualunque percorso decida di seguire, e non le varie agenzie formative. E il progetto prevede fondi più cospicui: dai 52 dello scorso anno agli attuali 65, ovvero il 20 per cento in più.

La libera scelta
Il Pirellone prevede tre tipi di «dote», la prima fa riferimento alla libertà di scelta e di fatto prenderà il posto del «buono scuola». Il beneficiario è lo studente lombardo frequentante corsi presso scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie superiori, paritarie, legalmente riconosciute e parificate con sede in Lombardia. Il beneficio viene altresì esteso ai residenti che frequentano analoghi corsi in regioni confinanti e che rientrino quotidianamente nella residenza. Questo tipo di «dote» può arrivare fino a 1.050 euro all'anno per studente, con due importanti novità: per i portatori di handicap è previsto un contributo aggiuntivo di 3.000 euro l'anno, mentre per le famiglie meno abbienti (quelle con reddito Isee inferiore ai 15.458 euro) ci sarà un'integrazione tra i 500 e i 1.000 euro per ogni figlio.

La permanenza
Il secondo tipo di «dote» è quella riservata alla «permanenza nel sistema educativo». È destinata all'acquisto di servizi (libri, mensa, trasporti) ed è rivolto agli alunni lombardi delle primarie, secondarie di primo e secondo grado statali con sede nel territorio regionale. Il beneficio si estende però (come nel caso precedente) anche a chi risiedendo in Lombardia, frequenta corsi nelle regioni confinanti, facendo però ritorno quotidianamente a casa. La cifra oscilla tra i 120 e i 320 euro per chi ha redditi Isee inferiori ai 15.540 euro, con un'estensione dei potenziali beneficiari, visto che finora il limite era di 10.000.

Il merito degli studenti
Il panorama si chiude con la cosiddetta «dote per merito», quella che va a sostituire le borse di studio: è valida per le scuole statali e non della Lombardia, e rivolta agli studenti capaci e meritevoli, quelli con valutazione eccellente pari almeno a 7,5/ottimo, frequentanti le classi che vanno dalla terza della secondaria di primo grado (l'ex media) a tutto l'arco dei quelle di secondo grado (le ex superiori). Le somme variano dai 500 ai 1.000 euro.

Le modalità
Con un successivo decreto è prevista la determinazione dei criteri di merito e reddito per l'attribuzione di questa ultima dote, nonché termini e modalità di presentazione delle domanda. I contributi potranno comunque essere richiesti con una sola domanda, attraverso i Comuni o Internet: lo si potrà fare all'inizio del percorso scolastico e se le condizioni di reddito (e di merito, nel caso specifico) permarranno, varrà fino al termine dello stesso.

Questo nuovo sistema di servizi per la scuola è un chiaro segnale politico di attenzione alle famiglie e la prosecuzione di una strategia volta a ottenere un'effettiva parità scolastica e una vera libertà di scelta educativa, un principio cardine della politica del Governo di Formigoni. Si tratta di un'iniziativa rivoluzionaria che, oltre a fornire un aiuto economico concreto alle famiglie lombarde con i redditi più bassi, unisce in un unico assegno diversi e frammentari contributi, a volte anche poco conosciuti e poco sfruttati dai cittadini. Stiamo quindi procedendo verso una vera libertà di scelta in un sistema educativo realmente pluralista.

Forza Italia, ventimila firme per il nuovo nome

Sono ventimila le preferenze espresse dai bergamaschi per il nome del nuovo partito politico raccolte grazie ai circa 50 punti organizzati sul territorio provinciale, tra camper e gazebo. È un dato incredibile. Oltre a scegliere tra i due nominativi di “Partito della libertà” e “Partito del popolo della libertà”, i cittadini potevano infatti sottoscrivere una preadesione al nuovo soggetto politico: le preadesioni, a quota 20 mila, sono praticamente il triplo degli attuali iscritti bergamaschi a Forza Italia. Se qualcuno pensava che la svolta di piazza San Babila del 18 novembre fosse uno scherzo del “burlone” Berlusconi, oggi deve ricredersi e rimettersi in discussione. Il cambiamento avviato è irreversibile. Ed è assolutamente indispensabile che tutti noi, responsabili all'interno di Forza Italia, ci mettiamo a correre per adeguare il nostro passo a quello dei nostri elettori.

Trenitalia: Lombardia penalizzata

Va all'attaco di Trenitalia senza mezzi termini il presidente della Commissione regionale Trasporti Marcello Raimondi. Lo fa soprattutto dopo l'incontro del 27 novembre con più comitati di pendolari lombardi: «Trenitalia sembra voler fare la parte di Alitalia – commenta Raimondi –. Smantella il servizio in Lombardia, ovvero nella regione che è il suo primo cliente in Italia. La denuncia presentata dai comitati dei pendolari in Commissione è allarmante e richiede di non abbassare la guardia nei confronti di Trenitalia. Il gravissimo episodio avvenuto a Lecco, dove un convoglio strapieno, a causa del blocco di alcune carrozze, è partito con le porte ancora aperte, è l'esempio dell'inefficienza della società di trasporti e dell'esasperazione del personale». Ma ci sono altre emergenze: «Stupisce ad esempio il taglio dei treni serali su alcune delle principali direttrici come la Milano-Bergamo e la Milano-Lecco. Lo stupore nasce anche in relazioni alle dichiarazioni rese più volte dall'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, a favore del potenziamento del servizio sulle aeree metropolitane. Forse Milano non è più una metropoli? Il vero sconcerto è che, a fronte di una situazione che i pendolari denunciano come catastrofica, le ferrovie non prospettino altre vie d'uscita se non la continua richiesta di aumenti tariffari, che oggi suonerebbero come un'autentica beffa».
Proprio sui tagli previsti in Finanziaria nei confronti delle Ferrovie e sui possibili e conseguenti rincari sui prezzi dei biglietti oggi a Roma, di fronte a Montecitorio, manifesteranno decine di comitati pendolari d'Italia, supportati da Legambiente.

Un passo importante verso il Partito Popolare Europeo

Il Partito del Popolo della Libertà lanciato da Berlusconi è un'occasione importante per mutare in senso positivo il quadro politico italiano, ingessato in un bipolarismo inefficiente, e vessato da un Governo irresponsabile. Per questo, insieme a Formigoni, aderiamo con convinzione alla nuova formazione che permetterà di allargare ancora di più il consenso del nostro progetto politico.

Intervista a Roberto Formigoni su Il Giornale
Intervista a Roberto Formigoni su Libero

La Regione taglia IRPEF e TICKET

Con la manovra di bilancio 2008, la Regione Lombardia riduce la pressione fiscale di 250 milioni all'anno, che rimarranno nelle tasche dei cittadini, attraverso due provvedimenti: l'abbattimento
dell'addizionale Irpef (200 milioni) e la soppressione del
ticket sanitario di 10 euro (50 milioni). Inoltre è confermato
l'azzeramento della tassa sul metano (150 milioni).
Complessivamente dunque si tratta di 400 milioni di sgravio.

Addizionale Irpef - Dal 1 gennaio 2008 la quota di reddito pari
a 15.493,71 euro sarà totalmente esente da questa tassa
addizionale (0,3%). Sarà solo assoggettata all'aliquota imposta
dallo Stato e non derogabile dalla Regione Lombardia.
In pratica chi ha un reddito non superiore a questa cifra - cioè
4 milioni e 100 mila contribuenti - non pagherà l'addizionale;
chi ha un reddito superiore (1.480.000), la vedrà drasticamente
ridotta: la pagherà cioè solo per la parte eccedente i 15.493,71
euro. Con questa decisione la Regione alleggerisce la pressione
fiscale di circa 200 milioni all'anno (quasi 400 miliardi delle
vecchie lire).

Ticket - Dal 1 dicembre 2007 non si pagherà più il ticket
regionale di 10 euro sulle prestazioni specialistiche
ambulatoriali. Questa manovra si stima che produca uno sgravio
ai cittadini pari a 50 milioni.
Rimarrà solo il ticket di 36 euro, imposto per legge statale.
Così come rimarranno tutte le esenzioni, progressivamente messe
in atto dal 2002 a oggi, per molteplici categorie di cittadini:
anziani, bambini, pazienti che soffrono di particolari
patologie, o cittadini appartenenti alle fasce più deboli. Tali
esenzioni riguardano la farmaceutica (circa il 50% delle
ricette), il Pronto soccorso e, appunto, la specialistica
ambulatoriale (70%). (vedi articolo precedente)

Si tratta del più drastico taglio sulle tasse, nonostante i trasferimenti dallo Stato siano diminuiti di 170 milioni di euro, mai effettuato in Italia da una Regione, che si accompagna al mantenimento quantitativo e qualitativo di tutti i servizi già erogati.

Abolito il ticket (dettagli)

Con la manovra 2008 la Regione abolisce il
ticket di 10 euro sulle prestazioni ambulatoriali
specialistiche. In questi anni comunque la Regione aveva messo
progressivamente in campo un consistente pacchetto di esenzioni
(70% per la specialistica ambulatoriale, 50% per la famaceutica,
e 80% per il Pronto soccorso).

Ecco il dettaglio.

Specialistica ambulatoriale
La Dgr 11543/2002 ha fissato una
quota di contribuzione per prestazioni di specialistica
ambulatoriale e diagnostica strumentale pari a 46 euro per
prestazione (ricetta), fatte salve le esenzioni stabilite a
livello nazionale (con la manovra 2008 la compartecipazione alla
spesa scende ai 36 euro di legge nazionale).
Con successivi provvedimenti Regione Lombardia ha ampliato le
categorie di cittadini esenti dalla compartecipazione alla spesa
che ad oggi risultano le seguenti:
- i bambini da 0 a 14 anni a prescindere da specifiche
situazioni socio-economiche
- le persone con più di 65 anni appartenenti a nucleo familiare
con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro
titolari di pensioni sociali e familiari a carico
- i disoccupati e i titolari di pensione minima, nonché i
familiari a loro carico, appartenenti a nucleo familiare con
reddito inferiore a 8.263,31 € (incrementato a 11.362,05 € in
presenza del coniuge a carico e di ulteriori 516,45 € per ogni
figlio a carico)
- gli invalidi civili con percentuale superiore a 2/3
- ciechi e sordomuti
- gli infortunati sul lavoro e gli affetti da malattie
professionali
- gli invalidi di guerra e per servizio
- cittadini esenti per patologia
- gli screening per la diagnosi precoce di patologie oncologiche
(mammografia, colonscopia, pap test, ecc.)
- prestazioni obbligatorie per legge
- prestazioni per la tutela della maternità
- prestazioni finalizzate alla prevenzione della diffusione
dell'HIV
- vittime del terrorismo

Sostanzialmente ad oggi le prestazioni esenti dal ticket sono
circa il 70% del totale di quelle erogate.

Farmaceutica
La Dgr 11543/2002 ha fissato una quota di
contribuzione di 2 euro a confezione per un massimo di 4 euro
per ricetta.
Sono comunque stati esentati dal pagamento:
- gli invalidi (di guerra, grandi invalidi per servizio e per
lavoro, civili al 100%, minori di 18 anni)
danneggiati da vaccinazione obbligatoria
- ciechi e sordomuti
- vittime del terrorismo
- titolari di pensione sociale
- titolari di pensione minima maggiori di 60 anni appartenenti a
nucleo familiare con reddito inferiore a 8.263,31 €
(incrementato a 11.362,05 € in presenza del coniuge e di
ulteriori 516,45 € per ogni figlio a carico).

Con successivi provvedimenti (Dgr 12287/2003, Dgr 15592/2003,
Dgr 18475/2004) le esenzioni sono state ulteriormente estese a:
- assistiti in terapia del dolore
- soggetti rientranti nell'accordo RL-Ministero di Grazia e
Giustizia (forze dell'ordine)
- ex deportati dai campi di sterminio
- infortunati sul lavoro (per il tempo dell'infortunio)
- tutti i pensionati, e familiari a loro carico, appartenenti a
nucleo familiare con reddito inferiore a 8.263,31 €
(incrementato a 11.362,05 € in presenza del coniuge a carico e
di ulteriori 516,45 € per ogni figlio a carico)
- disoccupati, lavoratori in mobilità, lavoratori in cassa
integrazione nonché familiari a loro carico (per il periodo di
durata di tali condizioni)
- pazienti trapiantati d'organo con reddito complessivo del
nucleo familiare non superiore a 46.600 €. Per i cittadini con
reddito superiore la compartecipazione è pari a 1 € per
confezione per un massimo di 3 € per ricetta
- affetti da patologie croniche o patologie rare appartenenti a
nuclei familiari con reddito complessivo non superiore a 46.600
€, incrementato in funzione dei parametri stabiliti a livello
nazionale (scala di equivalenza di cui al D.Lgs. 109/98). Per i
cittadini con reddito superiore la compartecipazione è pari a 1
€ per confezione per un massimo di 3 € per ricetta
- tutti i bambini fino a 14 anni a prescindere da qualsiasi
situazione socio-economica

Pronto Soccorso
La Dgr 11543/2002, al fine di disincentivare
l'uso inappropriato del sistema di emergenza urgenza, ha fissato
una quota di contribuzione per prestazioni di pronto soccorso
codificate con codice bianco pari a 35 € per la sola visita e
incrementata a 50 € in caso di esami diagnostici correlati alla
visita.

Con successivi provvedimenti Regione Lombardia ha:
- diminuito a 25 € la compartecipazione per la visita in caso di
codice bianco
- esentato dal pagamento totale (anche in caso di codice
bianco):
- i minori di anni 14
- i maggiori di anni 65
- chi già è esente per prestazioni di specialistica
ambulatoriale

Aderisci all'alleanza cattolici-liberali

Una nuova alleanza tra il mondo liberale e il mondo cristiano "che sulla base della retta ragione e nel rispetto del diritto naturale, promuova la vita, la liberta’ e la dignita’ della persona per rinnovare la politica italiana, le sue istituzioni e le sue leggi". E’ l’obiettivo del documento "Per una buona politica", elaborato in vista della settimana sociale dei cattolici italiani dalla Consulta cattolica della Fondazione Liberal, presentato tra gli altri da Roberto Formigoni e sottoscritto da numerosi esponenti di Forza Italia. Il documento è aperto a tutti coloro che si riconoscono in queste idee, non è una corrente cattolica nè una corrente liberale ma lo strumento per combattere una battaglia politico-culturale contro i nemici dei valori occidentali, dal terrorismo islamista al relativismo etico. E le alleanze possono attraversare gli attuali schieramenti politici: il documento è infatti aperto al contributo di chiunque, all’interno della Casa delle Libertà e al di fuori, anche ai cattolici impegnati in politica che appartengono ad altri schieramenti. Sui valori essenziali della centralità della persona umana, della vita e della famiglia i cattolici devono difatti sottrarsi alla mera contrapposizione e ricercare i punti di incontro nel segno del bene comune.

Per aderire: info@liberalfondazione.it

Leggi il documento completo

Il Buono Scuola anticipato all'inizio dell'anno scolastico

Buono Scuola ottava edizione approvato oggi dalla Giunta di Formigoni. Da quest’anno le domande per accedervi potranno essere presentate a partire da novembre, quindi all’inizio dell’anno scolastico e non più, come nelle passate edizioni, alla sua scadenza. Le date precise per presentare le domande -sempre, come già lo scorso anno, per via telematica- sono le seguenti: dal 12 novembre al 12 dicembre 2007.

Quest’anno abbiamo voluto anticipare il contributo all’inizio dell’anno scolastico per rispondere subito in modo concreto alle aspettative delle numerose famiglie lombarde che hanno iscritto i loro figli alle scuole dell’obbligo. A partire da novembre, infatti, si potrà compilare la domanda per ottenere il rimborso per l’anno scolastico in corso per il quale le famiglie hanno già iniziato a versare le prime rate.

Il provvedimento è destinato alle famiglie degli studenti che frequentano scuole elementari, medie e superiori statali e non statali che hanno sede in Lombardia o nelle regioni confinanti e frequentate da studenti lombardi pendolari. Sono interessate anche le famiglie degli studenti che frequentano scuole statali, dove viene chiesta una partecipazione alle spese di accesso che superi i 208 euro annuali.

Lo scorso anno scolastico ben 8.166 alunni bergamaschi ne hanno beneficiato: un numero che cresce di anno in anno. Bergamo, subito dopo Milano, è la provincia lombarda che ogni anno presenta il maggior numero di domande. In sei anni sono stati erogati in tutta la Lombardia più di 350 mila buoni: un grande successo che contribuisce a garantire concretamente la libertà di scelta educativa delle famiglie, un principio cardine della politica della Regione di Formigoni.

Le cifre dei contributi e i criteri di assegnazione restano invariati per l’anno scolastico 2007/08, con una percentuale di rimborso ammissibile per ogni figlio pari al 25% delle spese. Riconfermata anche la misurazione del reddito: non in base alla cifra assoluta ma secondo parametri che tengono conto di diverse variabili, tra cui il numero di genitori che lavorano, la presenza di figli disabili, le spese sanitarie sostenute dal nucleo familiare, facendo riferimento all’indicatore della situazione reddituale (il codice Isee). Anche quest’anno infine vengono sostenute le famiglie a basso reddito, con la possibilità di assegnazione di un rimborso pari al 50% delle spese sostenute.

Le spese ammesse al rimborso sono quelle sostenute per le tasse, per le rette e per i contributi volontari d’iscrizione, frequenza e funzionamento versati alla scuola, così come le spese direttamente a carico delle famiglie per il personale insegnante impegnato in attività didattica di sostegno per alunni portatori di handicap.

Vai a questo sito per compilare la domanda: http://www.regione.lombardia.it/rlcontent/linker/divine/divine?pagename=PortaleLombardia/PrimoPiano/PL_primo_piano,c=PrimoPiano,cid=1194738052625

Dalla Regione 250 mila euro per la base operativa provinciale della Protezione Civile

Approvato dalla Giunta regionale lo Schema di Convenzione tra la Regione Lombardia e la Provincia di Bergamo per la realizzazione del Centro Polifunzionale di emergenza ad Azzano San Paolo. Secondo l’accordo, alla Provincia vengono assegnati dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Protezione civile Massimo Ponzoni, 250 mila euro destinati alla realizzazione del primo lotto del Centro Polifunzionale di Azzano, la struttura operativa fortemente voluta dalla protezione civile lombarda che farà da base di partenza e di coordinamento dei soccorsi per le quasi 60 associazioni presenti sul territorio bergamasco.

E’ un atto importante attraverso il quale la Regione Lombardia affianca la Provincia nella realizzazione di un’opera indispensabile per la sicurezza della popolazione e per le attività della Protezione Civile bergamasca, sicuramente una delle realtà più importanti di tutta la regione sia per numero di volontari che per capacità di coordinamento.

La disponibilità della Regione di contribuire in modo concreto alla costruzione della struttura era stata assicurata in occasione del confronto avvenuto in via Tasso lo scorso 10 febbraio tra l’assessore regionale Massimo Ponzoni e il presidente della Provincia Valerio Bettoni. Dall’incontro era emerso l’impegno della Giunta regionale di finanziare con il 50% -circa 250 mila euro- il primo lotto del nuovo Centro Polifunzionale. Il costo dell’opera complessiva è di un milione e 60 mila euro.

Il progetto prevede la realizzazione di due palazzine - una adibita agli uffici e alla sala operativa e l'altra come deposito per accogliere la colonna mobile, sia regionale che provinciale- e di una piazzola per il movimento degli elicotteri. Il terreno dove sorgerà il nuovo Centro è un'area di proprietà della Provincia ad Azzano San Paolo.

Va rilevata la posizione di grande centralità della futura base operativa della Protezione Civile –spiega Marcello Raimondi-. Sorgerà infatti su un’area strategica vicina all'aeroporto militare di Orio, con relativo ospedale da campo degli alpini, al nuovo ospedale in costruzione e alle principali arterie stradali.

Approvata Risoluzione sul trasporto ferroviario

Il Consiglio regionale ha approvato a larghissima maggioranza la Risoluzione della Commissione “Territorio e infrastrutture” sul sistema ferroviario lombardo. Tutti i gruppi hanno votato a favore, compresa Rifondazione Comunista che però ha espresso voto contrario sui due paragrafi riguardanti la liberalizzazione del servizio.
Il documento, illustrato in Consiglio dal Presidente della Commissione Marcello Raimondi, invita la Giunta regionale ad “operare” nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni e del Tavolo interistituzionale col Governo per il Trasporto pubblico locale, per ottenere i contributi (stimati nella misura minima di 150 milioni di euro all’anno) necessari a garantire un adeguato servizio di trasporto collettivo.
Nella Risoluzione si chiede inoltre di proseguire il confronto tra Regione e Governo affinché le risorse destinate possano essere di volta in volta adeguate alle necessità del trasporto su ferro e su gomma, di procedere alla pianificazione dei servizi ferroviari attraverso la predisposizione del nuovo Programma triennale dei servizi 2007-2009, di continuare nel confronto con le organizzazioni sindacali.
Nel documento si sollecita, inoltre, una “revisione dell’organizzazione e dell’approccio complessivo di Trenitalia in Lombardia” utilizzando in maniera più incisiva i Contratti di servizio, “anche per quanto riguarda l’applicazione delle penali”. “Questo – si legge nel testo approvato dalla Commissione – al fine di ottenere sensibili miglioramenti nella qualità del servizio (puntualità, informazione al pubblico, rete di vendita, manutenzione e pulizia, accesso al servizio delle persone disabili)”. Tra le richieste anche quella di realizzare una reale integrazione tariffaria, anche e soprattutto nell’ipotesi che venga introdotto il ticket d’ingresso.
Oltre poi a sollecitare la Giunta a verificare che le opere infrastrutturali in corso siano portate avanti nei tempi previsti, a intervenire per rendere possibili le opere già programmate sui principali nodi ferroviari e a proseguire i lavori per migliorare i servizi già esistenti, si chiede di promuovere stabilità e sicurezza del lavoro, di assicurare il controllo pubblico su infrastrutture e reti, coinvolgendo gli enti locali, e di non escludere l’ingresso nella società LeNord di nuovi soggetti pubblici e privati, anche stranieri.
La Risoluzione, che è frutto di un lungo lavoro di indagine svolto dalla Commissione che ha voluto così conoscere in profondità tutti gli aspetti del comparto, sostiene la necessità di proseguire sulla strada della liberalizzazione del servizio ferroviario, “vagliando le migliori opportunità del mercato”.

Sosteniamo la legge lombarda sulla scuola

mozione

Il governo ha deliberato l'impugnazione alla legge regionale 19/07 sul Sistema educativo di Istruzione e Formazione della Lombardia. Si tratta di un atto contrario a quella pari dignità che merita di avere il mondo della Formazione professionale, che mina la libertà di scelta educativa promossa e attuata in Lombardia dal presidente Formigoni e che rischia di aggravare il già preoccupante livello di dispersione scolastica dell’Istruzione. Ti invito quindi a prendere una decisa posizione di sostegno al presidente e di protesta nei confronti del ministro Fioroni, suggerendoti di seguire le modalità operative che ti allego.

In particolare ritengo rilevante che il Consiglio Provinciale, i Consigli Comunali e le Circoscrizioni possano far propria la mozione allegata.

Aperta la quarta corsia

Passo dopo passo, la quarta corsia lungo l’A4 è finalmente aperta agli automobilisti. La fine dei lavori è arrivata puntuale al traguardo: a fine luglio è diventata operativa metà dell’opera tanto attesa, trenta chilometri tra l’innesto della tangenziale Est milanese e il casello di Bergamo. In direzione opposta, da Bergamo a Milano, l’A4 è più larga da fine settembre. Il tutto per 463 milioni di euro.
Ora la grande sfida per superare –almeno parzialmente- il problema del traffico passa attraverso la fine dei lavori della strada provinciale Rho-Monza, il tratto che va a completare la Tangenziale Nord di Milano e che farà da valvola di sfogo per l’A4 per il traffico in direzione Milano. Un’altra opera prioritaria nella programmazione regionale.

Così la Regione lavora insieme ai Comuni

Alla Provincia di Bergamo sono assegnati dalla Giunta regionale circa un milione di euro destinati a un elenco di amministrazioni comunali colpiti dall’alluvione negli scorsi 30 e 31 agosto e costretti a tutta una serie di interventi di prima emergenza.

E’ un atto importante attraverso il quale la Regione Lombardia affianca i Comuni nella realizzazione di opere indispensabili quanto necessarie per la sicurezza della popolazione e delle sue attività. I piccoli Comuni si trovano spesso in difficoltà ad affrontare emergenze come queste ed è perciò decisivo il fatto che la Regione intervenga tempestivamente collaborando con loro.

Sempre sul fronte delle opere pubbliche va segnalato un altro provvedimento della Giunta regionale, attraverso il quale vengono stanziati per la Provincia di Bergamo circa 3 milioni di euro per nuovi interventi e vengono confermati altri 3 milioni di euro già previsti in un primo momento.

Complessivamente si tratta quindi di circa 6 milioni di euro per opere di grande interesse, da tempo attese dalle comunità locali. Soprattutto per quanto riguarda la seconda parte (l’elenco di progetti confermati) l’approvazione non era scontata. Le risorse sono state comunque reperite dopo un certosino lavoro di confronto con le realtà territoriali e un’attenta analisi delle risorse regionali.

I fondi fanno parte di un "pacchetto" di 23 milioni di euro, relativi al Piano di ricostruzione e sviluppo della Valtellina e delle zone adiacenti colpite dalle eccezionali avversità atmosferiche del 1987, stanziati a favore delle Province colpite dalle eccezionali avversità atmosferiche del 1987 (Brescia, Como, Lecco e Sondrio, oltre a Bergamo). Con questi fondi le Province possono ora procedere a una riprogrammazione dei vecchi piani di intervento.

Queste il dettaglio dei nuovi interventi:

* Averara: recupero e restauro della via I Portici (circa 300.000 euro);
* Ornica: messa in sicurezza della strada (550.000 euro);
* Piazzolo: completamento strada (300.000 euro);
* Santa Brigida: recupero di un fabbricato da adibire a Museo storico (300.000 euro);
* Taleggio: strada collegamento Morteruccio-Saltarino (150.000 euro);
* Zogno: completamento strada Ambria-Camanghé (550.000 euro) e con la Provincia di Bergamo, messa in sicurezza della strada Cà San Marco (650.000 euro).

I tre interventi classificati come “confermati”, per circa tre milioni di euro, riguardano in particolare gli stanziamenti per la variante del sistema stradale di Zogno (circa 1 milione 872 mila euro), l’intervento per il sistema manifatturiero di Branzi (730 mila euro) e i lavori di sistemazione dell’ingresso della ex SS 470 all’area Falck di Zogno (350 mila euro).

Contributi per la sostituzione o la trasformazione di veicoli inquinanti

La Regione Lombardia ha stanziato 25 milioni di euro per incentivare la sostituzione o la trasformazione dei mezzi più inquinanti da parte di persone a basso reddito che abitano nei Comuni compresi nella Zona A1.
Sono finanziati i seguenti tipi di intervento:
acquisto di una autovettura di classe "Euro 3" o superiore, di cilindrata inferiore o uguale a 1.600 c.c. con contestuale rottamazione dell'auto "pre euro 1" o "euro 1" diesel;
trasformazione di impianti a gpl o a metano su auto "pre Euro 1" alimentate a benzina o installazione di un dispositivo antiparticolato su autovetture "pre Euro 1" alimentate a gasolio o "Euro 1 diesel".
Per richiedere i contributi è necessario recarsi presso gli sportelli ACI a partire dal 24 settembre.

Contributi per l’acquisto della prima casa

E' aperto dal 1 ottobre al 30 novembre 2007 il bando per l'acquisto e il recupero della prima casa, i cui nuovi criteri sono stati approvati dalla Giunta regionale all’inizio di agosto. Grazie allo stanziamento di 20 milioni di euro, il bando prevede di assegnare un buono di 5 mila euro ad almeno 4 mila coppie lombarde.

CHI PUO’ PARTECIPARE AL BANDO:
Le "giovani coppie" intese come nucleo familiare composto da due persone di sesso diverso che:
- si siano sposate o si sposino, con rito civile o religioso concordatario, tra il 1° novembre 2006 e il 30 giugno 2008;
- non abbiano compiuto i 40 anni alla data di presentazione della domanda;
- dimostrino di avere un indicatore ISEE non superiore a 25.000 euro.

La giovane coppia inoltre:
- non deve possedere un altro alloggio adeguato
- non deve aver già usufruito di altre agevolazioni pubbliche per le stesse finalità

CARATTERISTICHE DELL'ALLOGGIO (sia acquistato che recuperato)
- deve avere un valore non superiore a 200.000 euro e non inferiore a 25.000 euro;
- non deve essere di lusso;
- deve essere gravato di mutuo o finanziamento di durata non inferiore a 5 anni e di importo non superiore a 200.000 euro e non inferiore a 25.000 euro.

La raccolta e l'inoltro delle domande avverrà con la collaborazione dei CAAF convenzionati.

Scuola, via alla maxi riforma

1500 classi e 30 mila allievi: sono queste, allo stato attuale, le dimensioni della formazione professionale regionale, il cui modello sperimentale avviato nel 2002 sta per ricevere un rinnovato impulso dalla legge approvata il 27 luglio dal Consiglio regionale. Il provvedimento stabilisce le norme di riferimento per il sistema educativo di istruzione (competenza concorrente Stato-Regione) e per la formazione professionale (competenza esclusiva della Regione). Si tratta quindi di una maxi-riforma lombarda della scuola. Numerosi gli aspetti qualificanti del nuovo sistema normativo.Innanzitutto i ragazzi dai 14 ai 18 anni che vivono nella nostra regione avranno a disposizione due sistemi di pari dignità e opportunità, quello dei licei e quello dell'istruzione e formazione professionale. Potranno passare dall'uno all'altro durante il loro intero percorso formativo.L'università sarà una possibilità di sbocco "naturale" non solo per i liceali ma anche per gli studenti della formazione professionale che lo vorranno, purché frequentino un quinto anno integrativo.
Altre novità sono:
- l'introduzione di un sistema di accreditamento degli istituti (pubblici o privati), rafforzati nella loro autonomia;
- un sistema di valutazione degli stessi da parte di un'authority "terza" che misuri adeguatezza e risultati in corso d'opera;
l'introduzione per i ragazzi di una "certificazione delle competenze" acquisite, anticamera in pratica del superamento del vecchio valore legale del titolo di studio.

Questi, in dettaglio, i punti principali del provvedimento.

ISTRUZIONE
In questo campo la Regione si occupa della gestione, amministrazione e programmazione delle scuole secondarie superiori: dimensionamento scolastico, assegnazione degli organici, del numero delle classi, del monitoraggio dei fabbisogni, dell'orientamento.La situazione attuale mostra una sovrapposizione di ruoli e di compiti tra gli organismi territoriali di governo (Ufficio Scolastico Regionale, Regione, Province, Comuni, istituzioni scolastiche) che, oltre a ingenerare caos, produce ingenti dispersioni di risorse. Nel percorso di confronto tra Stato e Regioni sull'attuazione del decentramento è previsto il trasferimento delle strutture ministeriali decentrate (Usr) alla Regione.

ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (IFP)
In questo sistema la Regione esercita una potestà "esclusiva". Essa cioè, oltre ad occuparsi della mera gestione, amministrazione e programmazione degli enti, governa l'offerta formativa, definendo, nel rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni indicati dallo Stato, i percorsi formativi da erogare, gli obiettivi da raggiungere, i livelli qualitativi dei soggetti erogatori dei servizi (Accreditamento); l'efficacia e l'efficienza dei servizi (Valutazione); l'assegnazione delle risorse.

I PERCORSI
Con questa riforma si restituisce al canale della IFP pari dignità a quello della scuola secondaria superiore, si supera cioè la vecchia e scorretta separazione tra 'cultura' e 'professionalità'.Ciò significa che si porteranno a sistema e si potenzieranno i percorsi triennali regionali, avviati in via sperimentale nel 2002 (dai 620 iscritti iniziali agli attuali 31.000), a cui seguirà un quarto anno di diploma e un quinto anno utile o a sostenere l'esame per l'accesso all'Università oppure per l'accesso a un percorso di IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) della durata di uno due o tre anni.I percorsi di IFP assolvono sia il diritto-dovere di IFP sia il nuovo obbligo di istruzione inserito nella Finanziaria 2007.

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Le competenze acquisite saranno certificate, ovvero rese trasparenti. La spendibilità di tali competenze, la cui certificazione rispetterà gli standard nazionali e le direttive comunitarie, sarà possibile a livello europeo.Il sistema di certificazione anticipa il possibile superamento del valore legale del titolo di studio e assicura due vantaggi: un più rapido ingresso nel mondo del lavoro e il diritto di capitalizzare gli apprendimenti acquisiti nel percorso formativo e nell'esperienza lavorativa per trasferirli nei diversi sistemi dell'istruzione, della formazione e del lavoro.Ad esempio sarà possibile accedere al secondo anno di un corso triennale anziché al primo.

ACCREDITAMENTO E AUTONOMIA
Nel sistema di Istruzione e Formazione professionale i servizi saranno erogati da soggetti pubblici e privati, equiparati attraverso un sistema di accreditamento. L'attribuzione delle risorse avviene da parte della Regione in base alla "quota capitaria" (numero degli iscritti). Ciò significa che gli alunni godranno di una "dote" che li accompagnerà nel percorso di studio, ovunque sia la scuola che sceglieranno.Gli istituti formativi di dipendenza regionale (e quelli eventualmente trasferiti dallo Stato) sono dotati di piena autonomia, anche finanziaria. Avranno cioè la possibilità di selezionare e valutare il personale docente e non docente da assumere.

VALUTAZIONE
In un sistema così composto si rende necessaria una valutazione dell'efficacia e dell'efficienza dell'offerta formativa. Il "valutatore indipendente", istituito dalla legge regionale n. 22 del 2006, verificherà gli obiettivi raggiunti dai servizi erogati. Questa attività di valutazione rende più trasparente la qualità degli istituti, favorisce una virtuosa competitività del sistema, aumentando la libertà di scelta delle famiglie.

RAPPORTO CON GLI ENTI LOCALI
Le Province, in accordo con i Comuni interessati, provvedono a rilevare le esigenze formative del proprio territorio, adottando i Piani provinciali, su cui l'assessorato regionale costruisce poi il Piano regionale dei servizi essenziali per tutto il sistema educativo. In coerenza con il principio di autonomia i soggetti pubblici e privati possono istituire ulteriori percorsi, senza però pesare sul bilancio regionale.

Il Federalismo in sintesi

Scheda Federalismo

Autonomia e federalismo fiscale: i documenti approvati dall'Assemblea lombarda

Dodici materie su cui esercitare maggiori competenze - richiesta contenuta in una Risoluzione approvata dal Consiglio regionale il 3 aprile 2007- e una Proposta di legge al Parlamento sul federalismo fiscale, approvata lo scorso 19 giugno. Sono questi i due documenti di riforma in senso federalista, promossi dall’Assemblea regionale lombarda. Il 10 luglio 2007 il Consiglio ha, inoltre, approvato a larghissima maggioranza una mozione – promossa da 11 capigruppo di maggioranza ed opposizione – per sollecitare il Governo ad avviare il negoziato. L’elenco contenuto nella Risoluzione (vedi scheda riepilogativa) prevede che per ambiente, beni culturali, giustizia di pace, organizzazione sanitaria, comunicazione, protezione civile, previdenza complementare integrativa, infrastrutture, ricerca scientifica e tecnologica, università, cooperazione transfrontaliera e sistema bancario regionale (casse di risparmio e aziende di credito a carattere regionale) il Presidente della Regione chieda al Governo nazionale maggiore autonomia per la Regione.
La Risoluzione impegna “il Presidente della Giunta regionale ad avviare il confronto con il Governo nazionale per definire e sottoscrivere un’intesa” con riferimento agli ambiti individuati. Tale intesa dovrà poi essere ratificata dai due rami del Parlamento – Camera e Senato - con maggioranza qualificata La Proposta di Legge sul federalismo fiscale, ora all’esame dei due rami del Parlamento, prevede di trattenere l’80% dell’Iva, il 15% dell’Irpef statale e l’intero gettito delle accise sulla benzina, dell’imposta sui tabacchi e quella sui giochi. Un “pacchetto” di risorse aggiuntive per Regione Lombardia stimabile, per quanto riguarda solo Iva e i Irpef, in quasi 15 miliardi di euro, circa 30 mila miliardi delle vecchie lire.

Petizione popolare

Sottoscrivi anche tu la petizione popolare per la riforma del sistema elettorale.

Energia-Aria

Commissione Ambiente

Politiche per la famiglia

Solidarietà sociale

Lavoro

Giovani e scuola

La riforma lombarda

Lavori pubblici

Politiche per la casa

Contributi per l'acquisto della prima casa. Bando 2007

Ferrovie

Infrastrutture

Aperta la quarta corsia

Urbanistica

Sicurezza stradale

Presidente Commissione Territorio e Trasporti

V COMMISSIONE
“Territorio, Urbanistica, Infrastrutture, Trasporti, Edilizia, Lavori Pubblici

Competenze
Governo del territorio; porti e aeroporti civili; reti di trasporto e di navigazione; edilizia; lavori pubblici; intermodalità.

Ufficio di Presidenza
•Presidente: Marcello Raimondi (Forza Italia)
•Vice Presidente: Giulio De Capitani (Lega Lombarda - Lega Nord Padania)
•Consigliere Segretario: Francesco Prina (Margherita - Uniti nell'Ulivo)

Componenti
•Giuseppe Adamoli Margherita - Uniti nell'Ulivo
•Roberto Alboni Alleanza Nazionale
•Alberto Bonetti Baroggi Forza Italia
•Giulio Boscagli Forza Italia
•Raffaele Cattaneo Forza Italia
•Marco Cipriano Democratici di sinistra Uniti nell'Ulivo
•Gianfranco Concordati Uniti nell'Ulivo per Sarfatti
•Sveva Dalmasso Per la Lombardia
•Elisabetta Fatuzzo Partito Pensionati
•Luca Daniel Ferrazzi Alleanza Nazionale
•Silvia Ferretto Clementi Misto 9103
•Giosuè Frosio Lega Lombarda - Lega Nord Padania
•Franco Mirabelli Democratici di sinistra Uniti nell'Ulivo
•Carlo Monguzzi Verdi per la pace
•Luciano Muhlbauer Rifondazione Comunista
•Massimo Ponzoni Forza Italia
•Gianmarco Quadrini U. D. C.
•Riccardo Sarfatti L'Unione Lombardia
•Alberto (Bebo) Storti Comunisti italiani
•Stefano Tosi Democratici di sinistra Uniti nell'Ulivo
•Stefano Zamponi Italia dei valori

Raimondi in Regione

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Regione: arrivano 6 milioni di euro per le montagne bergamasche

Sostegno al trasporto per gli studenti, iniziative di solidarietà sociale, interventi per il sistema informativo territoriale e la valorizzazione del paesaggio. Sono alcuni dei progetti che saranno realizzati sul territorio montano bergamasco grazie ai 28 milioni di euro stanziati dalla Giunta regionale nell’ultima seduta di maggio, di cui quasi 6 milioni destinati alla Bergamasca. Si tratta di un finanziamento cospicuo previsto all’interno del Fondo per la montagna, in applicazione della Legge regionale 10/98, che prevede iniziative per la valorizzazione, lo sviluppo e la tutela della montagna lombarda.
I progetti ammessi al finanziamento riguardano settori diversi, che spaziano dagli interventi ambientali e infrastrutturali ai servizi alla persona, dall’ammodernamento tecnologico alla valorizzazione della vocazione turistica e delle culture locali.
“E’ uno stanziamento significativo che dimostra l’attenzione della Giunta di Formigoni per le aree montane, in particolare bergamasche, considerate una risorsa fondamentale per il progresso economico e sociale del territorio -commenta Marcello Raimondi, consigliere regionale di Forza Italia e vicepresidente della commissione Affari istituzionali-. Questi fondi sono un aiuto concreto per perfezionare i servizi per i cittadini. L’approccio alle problematiche legate al territorio montano è infatti duplice. Riguarda sia le esigenze di tutela del patrimonio ambientale, sia, e soprattutto, la sicurezza e le strutture in funzione della vivibilità delle persone che qui vivono e qui svolgono la loro attività economica”.
Fondi regionali a soggetti pubblici e privati con la nuova legge per la montagna lombarda
Lo stanziamento approvato mercoledì, 30 maggio, rientra nel più ampio disegno regionale di valorizzazione dei territori montani. Ad aprile la Giunta di Formigoni ha infatti dato il via al Progetto di legge per la Montagna: un nuovo strumento legislativo al passo coi tempi per rispondere agli obiettivi di tutela e di sviluppo della montagna lombarda in modo flessibile e funzionale con l’obiettivo prioritario di valorizzare il ruolo delle autonomie locali, delle parti sociali e dei soggetti pubblici e privati che, conoscendo meglio di altri il territorio e la realtà locale, possono concorrere con la Regione all’attuazione di progetti significativi per la montagna.
“L’intento è quello di offrire a chi lavora e produce in montagna la possibilità di contribuire da protagonista allo sviluppo del territorio, ovviamente in sintonia con gli obiettivi della programmazione regionale, provinciale e dei piani di sviluppo socio-economico delle Comunità montane –precisa Raimondi-. Ciò significa consentire l’accesso ai finanziamenti anche ai privati, dal cittadino comune all’imprenditore, nonché ad altre istituzioni. Potranno quindi presentare progetti da finanziare anche le piccole e medie imprese, che sono il reale motore dello sviluppo in montagna.
Per chi opera sul territorio questo provvedimento diventerà un indispensabile punto di riferimento. Darà infatti in modo esauriente il quadro delle politiche regionali sulla montagna, dei finanziamenti a cui è possibile accedere e delle misure previste per ogni settore. Esso, cioè, sarà lo specchio dell’intera politica regionale per la montagna.
Posso quindi affermare con certezza che tra gli obiettivi preminenti della Regione Lombardia ci sia proprio quello di promuovere iniziative specifiche per valorizzare e salvaguardare la Montagna. E questo sia per rispondere alle molteplici situazioni di disagio socio-economico –mi riferisco allo spopolamento, alla riduzione di opportunità occupazionali, alla mancanza di infrastrutture e servizi, -sia alla accentuata esposizione di queste aree a rischi ambientali e idrogeologici, conseguenti al venir meno dei tradizionali interventi di assestamento del suolo oppure dovuti a un eccessivo sfruttamento delle risorse naturali”.

Bergamo & Lombardia

Dicembre 2006

Consulta Cattolica

Fabbraio 2007

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Fax: 035-32.23.07
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Mi presento

Dal giornalismo all'impegno politico

Nato a Bergamo 47 anni fa, sposato, quattro figli, ho maturato un'esperienza professionale tra la terra orobica e gli Stati Uniti. Giornalista professionista, uscito dai banchi del Liceo classico “Sarpi” e laureato in filosofia all’università Cattolica di Milano, sono stato redattore a “La nostra Domenica”, “Bergamo Tv” e “Radio Alta”, oltre a essere caporedattore de “L'Eco di Bergamo”. Ho ottenuto quindi la carica di dirigente della Sesaab (la società editrice de “L'Eco di Bergamo” e de “La Provincia di Como, Lecco e Sondrio”), dove sono stato responsabile del coordinamento e del marketing editoriale del gruppo e un pioniere di Internet nel mondo dell'editoria italiana. Ho collaborato per diverse testate nazionali, tra le quali “Il Mondo Economico”.
Da sempre impegnato sul fronte del sociale, ho fatto parte del direttivo dell'Associazione "Giubileo 2000" e aderisco all'Associazione Genitori Scuole Cattoliche. Ho inoltre partecipato alla costituzione dei “Centri di solidarietà”, un’associazione impegnata a favore dei disoccupati, da cui successivamente è nato il “Consorzio per lo sviluppo dell'occupazione” (CSO), formato da una serie di importanti associazioni di categoria bergamasche. Sono tra i fondatori dell'Associazione "Le due città", presieduta dal segretario generale aggiunto della CISL Savino Pezzotta, che ha lo scopo di favorire una nuova forma di dialogo e di collaborazione tra esponenti di diversa estrazione culturale, uniti dal radicamento nell'associazionismo bergamasco e dalla passione per il bene comune.
Affinché fosse riconosciuto e adeguatamente valorizzato a livello politico il ruolo fondamentale dell'associazionismo -che risponde dal basso ai bisogni sociali - nel 1998 sono stato tra gli animatori delle petizioni per la sussidiarietà e per la parità scolastica che hanno portato al Parlamento un milione e mezzo di firme, 50.000 delle quali raccolte in provincia di Bergamo. Ho quindi assunto la guida del comitato "Difendiamo il futuro" di Bergamo, che ha tra l'altro contribuito all'elezione al Parlamento Europeo dell'on. Mario Mauro, organizzatore delle petizioni stesse. Sono anche vicepresidente dell’Osservatorio Interregionale per la Cooperazione e lo Sviluppo (Oics) di Roma
La passione per la realtà bergamasca e l’impegno di servirla nella sua crescita umana mi hanno spinto a candidarmi alle elezioni regionali del 2000 come rappresentante di Forza Italia. Eletto consigliere regionale per la provincia di Bergamo, nella precedente legislatura ho fatto parte della VII Commissione consiliare “Cultura, Formazione professionale, Commercio, Sport, Informazione” e sono stato vicepresidente della II Commissione “Affari istituzionali”. Sono anche stato vicepresidente del gruppo consiliare di Forza Italia. Tra le leggi di cui sono stato relatore, spiccano quella che ha istituito il “buono scuola” e le leggi di semplificazione che hanno dimezzato il corpus normativo della Regione Lombardia.
Con oltre 13 mila preferenze, nell’aprile 2005 sono stato rieletto in Consiglio regionale nelle file di Forza Italia e, fino a luglio 2008, sono stato presidente della V Commissione consiliare “Territorio, Infrastrutture, Trasporti, Edilizia” e componente della VI Commissione “Ambiente e Protezione civile”. Attualmente sono stato nominato sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia per l'attuazione del programma e sono vicepresidente della I Commissione "Bilancio".