Ferrovie, via libera al salto di montone
Dopo mesi di docce fredde, finalmente una buona notizia per i pendolari: il salto di montone – l'innesto diretto tra la Bergamo-Treviglio e la nuova linea ferroviaria per Milano – si farà. «La conferma è arrivata dai vertici regionali di Rfi (Reti ferroviarie italiane) nel corso degli incontri periodici che stiamo tenendo per monitorare la situazione delle linee ferroviarie lombarde», spiega Marcello Raimondi. E la conferma arriva da Domenico Colombo, direttore del compartimento movimento Milano di Rfi: «I soldi ci sono ed entro i primi sei mesi del 2008 bandiremo la gara».
Un'opera costosa
«In un primo momento avevamo congelato l'opera per un semplice motivo: non c'erano i soldi. Abbiamo ritenuto più strategico per la rete portare a casa il completamento del quadruplicamento Pioltello-Treviglio e, di conseguenza, abbiamo stralciato il salto di montone», prosegue Colombo. Conti alla mano si tratta «di un intervento da 20 milioni di euro per quasi due anni di lavoro». Ma anche un'opera «che va semplificata nelle sue dimensioni e per l'impatto sul territorio: abbiamo già dato mandato a Italferr (la società d'ingegneria del gruppo Ferrovie dello Stato, ndr) di trovare una soluzione adeguata senza pregiudicarne le caratteristiche funzionali».
La soluzione provvisoria
Ad ogni modo, assicura Colombo «i soldi ci sono ed è questo il dato fondamentale». Certo, fine 2010 non è proprio dietro l'angolo, «ma nel frattempo stiamo lavorando a una soluzione intermedia: una connessione tra la linea vecchia e nuova all'altezza del bivio Adda (sul territorio di Cassano, ndr.) che permetterà il passaggio tra le due a una velocità di 100 chilometri l'ora». E per fine 2008 «anche l'innesto sul bivio Bergamo della linea da e per Treviglio Ovest sarà percorribile a 100 chilometri orari invece degli attuali 60». Fermo restando che dopo il quadruplicamento da Treviglio a Pioltello «non esiste una linea veloce e una lenta: su entrambe si può viaggiare a 180 chilometri orari, con punte di 200 su quella nuova». Ma non oltre, causa accordi intrapresi con le amministrazioni locali sull'impatto ambientale.
La rivoluzione dei binari
L'obiettivo finale è però la rivoluzione del trasporto ferroviario locale, attesa per la seconda metà del 2008: «Servizi frequenti, cadenzati e simmetrici nell'arco di 17 ore». In pratica in tutta la giornata ci sarà la certezza che il collegamento da e per Milano sarà sempre a un determinato minuto, «ma il servizio sarà effettuato anche con lo stesso materiale rotabile, per semplificare il lavoro manutentivo e fideizzare la clientela». Fermo restando che questo capitolo è materia di Trenitalia, società che si occupa della gestione dei treni: a Rfi tocca invece creare le infrastrutture dove farli viaggiare. «E alla Regione trovare i soldi per pagare servizi che comunque hanno un costo e che non possono basarsi solo sugli introiti delle tariffe», osserva Colombo, sfiorando un fronte decisamente complesso e ricco di incognite.
Il futuro nel Passante
Il modello che sarà applicato dalla seconda metà del 2008 ha al centro il Passante (un by-pass ferroviario a raccordare est e ovest) milanese: «Questo ci consentirà di sistematizzare il collegamento tra Milano e Bergamo con cadenze fisse e costanti nell'arco della giornata, e in più di lanciare da Treviglio un treno sul Passante ogni quarto d'ora». Il che vuol dire che tra collegamenti diretti e interscambi a Treviglio ci sarà una possibilità di raggiungere Milano via ferro ogni quarto d'ora: «Stiamo parlando di 200 treni al giorno».
Gli interventi sulla linea
Ma per raggiungere questo traguardo servono diversi interventi su tutta la linea. A cominciare da Treviglio «che non è ancora pronta a ribattere un treno ogni quarto d'ora da e per Milano: dobbiamo completare i lavori». Qui e non solo: «Entro giugno puntiamo a terminare una serie di interventi sulle nuove fermate: ad Arcene abbiamo già erogato il contributo per il parcheggio d'interscambio, a Levate entro i prossimi 90 giorni esperiremo la gara per un'analoga struttura. A Stezzano, invece, la Giunta ha approvato la convenzione: dopo la firma gireremo il finanziamento da 1,4 milioni per l'area d'interscambio».
Sempre a Stezzano resta un problema ancora sospeso: «I lavori della quarta corsia dell'A4 ci hanno costretto a una deviazione provvisoria che rallenta i convogli per circa un chilometro. Quando Autostrade per l'Italia terminerà i lavori per rimettere la travatura metallica nella sua sede potremo finalmente completare la banchina e recuperare tempo».
I dispositivi elettronici
Per febbraio sarà «invece completato l'impianto Acei di Bergamo, il che permetterà di razionalizzare al meglio la gestione del traffico». Per il momento la stazione vede la presenza di un impianto moderno e uno vecchio «in una cabina in mezzo al piazzale, con operazioni abbastanza antiquate e manuali» che hanno dialogato tra loro «con una certa difficoltà». Ultimo capitolo, ma fondamentale «l'impianto di sicurezza e segnalamento a Verdello. Un blocco automatico per distanziare i convogli tra loro e farli viaggiare fino a 5 minuti di distanza». Ipotesi che non si verificherà mai sulla Bergamo-Treviglio: «Ma senza questo impianto non riusciremmo a garantire il passaggio di 200 treni al giorno: sarà pronto per maggio».
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