Consiglio Regionale approva modifiche alla legge urbanistica

Approvate dal Consiglio regionale le modifiche alla legge per il governo del territorio (legge regionale 12/2005), che prevedono tra le altre cose semplificazioni degli strumenti di pianificazione per i piccoli comuni, in particolare per quelli con meno di 2000 abitanti e al di sotto di 15 mila.
In sostanza per 659 comuni (al di sotto dei 2000 abitanti) viene introdotta la possibilità di un unico documento al posto dei tre attualmente obbligatori: Documento di Piano, Piano dei Servizi e Piano delle Regole. Gli altri 792 comuni, quelli con un numero di abitanti compresi tra 2000 e 15 mila, invece, potranno avvalersi di semplificazioni in base a una esplicita previsione normativa della Giunta, sentita la Commissione consiliare.

Tra le altre norme passate al vaglio dell’Assemblea regionale, quella che individua le aree da destinare ai campi nomadi - per la cui realizzazione e mantenimento saranno obbligatori il consenso dei Comuni limitrofi e la previsione nel Piano del Governo del Territorio – e quella che proibisce di costruire edifici di culto, se queste aree non siano espressamente individuate negli strumenti di pianificazione urbanistica.

Via libera inoltre alla realizzazione di opere di mitigazione ambientale in presenza di nuove infrastrutture di mobilità, al divieto di edificare nei pressi di autostrade e ferrovie, al recupero di aree degradate o dimesse in collaborazione con le Province e gli altri enti locali e alla costruzione nelle zone agricole di edifici di piccole dimensioni, solo se utilizzati ai fini della manutenzione del territorio boschivo e rurale. Nel campo dell’edilizia residenziale pubblica viene introdotto l’obbligo di individuare le aree destinate all’Erp e vengono previsti sconti degli oneri di urbanizzazione per i progetti di housing sociale.

Infine è potenziato l’Osservatorio permanente della programmazione territoriale, costituito dal Consiglio regionale su proposta della Giunta, che sostituirà l’Autorità per la programmazione territoriale.

Stralciato, invece, dall’Assessore Davide Boni (Lega Nord) l’articolo relativo ai conflitti tra Comuni ed Enti Parco, che introduceva la possibilità per la Regione di sostituirsi al Parco nell’adozione delle varianti. Una normativa, secondo l’opposizione, che interferiva nell’autonomia dei Parchi, consentendo la cementificazione sulle aree verdi.

"Sono convinto – spiega Marcello Raimondi – che le nuove norme urbanistiche ci permetteranno di operare per una Lombardia sempre più bella, andando a valorizzare gli aspetti storico-urbanistici, migliorando quanto fatto in trent'anni di tutela ambientale e facendo proprie anche le esperienze di nazioni particolarmente avanzate in questa materia, come la Germania".

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