Autonomia e federalismo fiscale: i documenti approvati dall'Assemblea lombarda

Dodici materie su cui esercitare maggiori competenze - richiesta contenuta in una Risoluzione approvata dal Consiglio regionale il 3 aprile 2007- e una Proposta di legge al Parlamento sul federalismo fiscale, approvata lo scorso 19 giugno. Sono questi i due documenti di riforma in senso federalista, promossi dall’Assemblea regionale lombarda. Il 10 luglio 2007 il Consiglio ha, inoltre, approvato a larghissima maggioranza una mozione – promossa da 11 capigruppo di maggioranza ed opposizione – per sollecitare il Governo ad avviare il negoziato. L’elenco contenuto nella Risoluzione (vedi scheda riepilogativa) prevede che per ambiente, beni culturali, giustizia di pace, organizzazione sanitaria, comunicazione, protezione civile, previdenza complementare integrativa, infrastrutture, ricerca scientifica e tecnologica, università, cooperazione transfrontaliera e sistema bancario regionale (casse di risparmio e aziende di credito a carattere regionale) il Presidente della Regione chieda al Governo nazionale maggiore autonomia per la Regione.
La Risoluzione impegna “il Presidente della Giunta regionale ad avviare il confronto con il Governo nazionale per definire e sottoscrivere un’intesa” con riferimento agli ambiti individuati. Tale intesa dovrà poi essere ratificata dai due rami del Parlamento – Camera e Senato - con maggioranza qualificata La Proposta di Legge sul federalismo fiscale, ora all’esame dei due rami del Parlamento, prevede di trattenere l’80% dell’Iva, il 15% dell’Irpef statale e l’intero gettito delle accise sulla benzina, dell’imposta sui tabacchi e quella sui giochi. Un “pacchetto” di risorse aggiuntive per Regione Lombardia stimabile, per quanto riguarda solo Iva e i Irpef, in quasi 15 miliardi di euro, circa 30 mila miliardi delle vecchie lire.

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