Oasi Valpredina: la Regione dà l’ok ai nuovi confini
Bella stagione fa rima con vita all’aria aperta. E per ristorarsi dal gran caldo e dall’inquinamento della città, si cercano volentieri luoghi immersi nella natura. Senza andare troppo lontano, i bergamaschi possono approfittare della riserva naturale di Valpredina, un’area protetta e gestita dal WWF, che da oggi amplia i propri confini.
Dopo aver acquisito il parere positivo della Provincia di Bergamo e della Commissione consiliare “Ambiente”, il Consiglio regionale della Lombardia ha infatti accolto la richiesta di annettere altri terreni, di proprietà sempre del WWF, così da rendere l’estensione della riserva più omogenea e per valorizzare i luoghi che possiedono un’alta valenza naturalistica. Si possono, infatti, trovare le nidificazioni di rari uccelli rapaci e vi sono le condizioni per l’insediamento di caprioli e piccoli mammiferi.
«Le finalità previste da questo provvedimento –spiega Marcello Raimondi, consigliere regionale e relatore dell’iniziativa– sono quelle di tutelare e conservare le caratteristiche naturali e paesaggistiche dell’area, oltre a disciplinare e controllare la fruizione del territorio ai fini scientifici e didattico-ricreativi. E’ infine prevista la programmazione di attività agricole tradizionali, di attività silvo-pastorali e in genere di tutte le attività umane in maniera armonica con le esigenze del territorio».
L’oasi di Valpredina nasce grazie ai terreni che, nel 1983, i coniugi Enzo e Lucia Bardoneschi fecero all’Associazione italiana del World Wildlife Fund for nature Onlus. La zona venne istituita come “area protetta” e classificata come “Riserva naturale parziale di interesse forestale e paesistico”, con un’estensione di circa 90 ettari, di cui 37 già istituiti a Riserva naturale, il cui piano di gestione è stato approvato nel 1997. Con l’ampliamento approvato dalla Regione, si aggiungono terreni per altri 10 ettari complessivi, che rappresentano un importante potenziale di biodiversità.
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