Al centro la libertà di scelta delle famiglie

Mettere al centro la libertà di scelta della famiglia: questa è la rivoluzione del primo piano triennale di attuazione della legge sull’istruzione e formazione professionale, i cui indirizzi sono stati varati il 19 febbraio dal Consiglio regionale. Tre gli obiettivi strategici: incrementare il livello di qualificazione dei giovani, favorire il successo scolastico e ridurre la dispersione, sostenere la crescita del capitale umano regionale. Ora solo il 69,6% dei diciannovenni in Lombardia è diplomato (la media nazionale supera il 77%). L’obiettivo è di arrivare, con la nuova legge, al 75%. Confermata la dote, cioè il contributo agli studenti che scelgono i percorsi di istruzione formazione professionale: 4.500 euro per chi si iscrive in enti professionali non statali, 2.500 per chi frequenta quelli pubblici. La dote accompagnerà la studente in tutto il suo percorso scolastico. L’impegno economico della Regione è di 65 milioni di euro, il 20% in più rispetto al 2007, che comprende anche mense, trasporto, assistenza ai disabili e doposcuola. I vari contributi, non appena uscirà il bando, potranno essere richiesti con una sola domanda ai Comuni o via internet.

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